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Vino bianco naturale: il bere alternativo

Il vino bianco naturale non è altro che un vino ottenuto da uve a bacca bianca e realizzato nella maniera più sostenibile possibile. Per sostenibilità si intende una serie di fattori legati l’un l’altro: una conduzione agronomica pulita priva di diserbanti e pesticidi, il rispetto e la giusta remunerazione del capitale umano impiegato per la crescita e per la raccolta dell’uva, una vinificazione non interventista mirata alla piena espressione delle potenzialità dell’uva. Nella categoria di vino bianco, a seguito delle normative vigenti, vengono compresi sia i vini a bacca bianca realizzati con l’immediata separazione dalle bucce in fase di ammostamento sia i vini a bacca bianca che compiono la fermentazione assieme alle bucce, i cosiddetti orange wines o vini macerati.

Che gusto ha il vino bianco naturale?

Difficile dare una risposta univoca a questa domanda. Proprio perché il vino bianco naturale è il frutto di un lavoro sinergico e votato alla biodiversità, ogni etichetta ha le sue peculiarità che possono differenziarla fortemente dagli altri vini, anche realizzati con la stessa varietà d’uva. Quello che generalmente si può affermare è che, nel vino bianco naturale, è facile riscontrare profumi e gusti particolari (talvolta strani e ostici per i novizi) e, nelle loro migliori espressioni, unici e inimitabili. Questa unicità deriva proprio dal voler lasciare affiorare nel vino le caratteristiche climatiche che segnano ogni annata evitando, tramite il minore utilizzo possibile se non nullo di additivi enologici, la standardizzazione del vino.

Come capire se un vino è naturale e dove acquistarlo?

A differenza del biologico, per il quale esiste una certificazione, il vino naturale non dispone di un disciplinare ben delineato. Questo rende non certo semplice, al consumatore, riconoscere un vino bianco naturale tra i molti che si possono trovare sugli scaffali. Ovviamente il supermercato non è il luogo idoneo alla ricerca di questi vini; bisogna cercarli con um pizzico di maggiore dedizione. Il primo consiglio che ci sentiamo di proporvi è di andare alla ricerca di un’enoteca, nella vostra area di residenza, che tratta i vini naturali.

Tendenzialmente, tramite una ricerca su internet, dovrebbe essere possibile individuarne una adeguata. Da lì in poi, diventa fondamentale instaurare un rapporto di fiducia con l’enotecaro che, sicuramente, saprà guidarvi alla scelta del vino che più si adatta alle vostre esigenze. La seconda opzione, qualora non fosse possibile trovare un’enoteca di fiducia, è optare per un e-shop specializzato nella vendita dei vini naturali. Vi basterà compiere una breve ricerca su Google per ottenere un ventaglio interessante di proposte. Personalmente ci sentiamo di suggerire: Green Wine, Rolling Wine, Decanto. Qui, per la scelta del prossimo vino da provare, dovrete andare un po’a sentimento ma siamo certi che non ve ne pentirete. Quando bevete un vino bianco naturale l’unica regola alla quale dovrete aderire sarà la seguente: non avere regole e mantenere la mente aperta!

Il vino bianco naturale di Vite Sparse

Anche noi di Vite Sparse produciamo vino bianco naturale. Al momento della stesura e pubblicazione di questo articolo (novembre 2021) ne abbiamo realizzati due: uno in Liguria (Rapide) ed uno in Sicilia (Sherpa). Sono due vini ottenuti da uve biologiche che in cantina sono state vinificate senza alcun additivo aggiunto e che presentano quantitativi estremamente bassi di solforosa naturalmente rilasciata durante la fermentazione (quando possibile, non aggiungiamo l’anidride solforosa). Rapide viene realizzato nella zona dei Colli di Luni ed è frutto del blend di albana e trebbiano. Nel 2020 si è optato per una breve macerazione di circa tre giorni. Un vino che fa delle freschezza e bevibilità le sue armi vincenti. Sherpa, invece, è l’espressione del catarratto in purezza vinificato a Camporeale (PA). Nel 2020 si è optato per una macerazione di circa cinque giorni. Un vino che fa della complessità e personalità le sue armi vincenti.

Conclusioni

Quello che abbiamo appena trattato è solo una parte infinitesimale di questo variopinto e articolato mondo. Il nostro consiglio, per poter approfondire al meglio il vino bianco naturale, è di andare a visitare le cantine di vignaioli virtuosi e assaggiare, con la giusta moderazione, il numero maggiore di bottiglie possibile. Se vi è piaciuto l’articolo e siete curiosi di conoscere il nostro progetto di viticoltura sociale ed itinerante, potete visitare la sezione del sito dedicata (la trovi qui) e scoprire tutti i vini che, di anno in anno, andiamo a realizzare.

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